Il Trattamento Riflessopodalico, è un trattamento molto valido, che può risolvere le disfunzioni energetiche del Fegato, di eccesso e deficit, con la possibilità di risolvere disturbi del Fegato (anche se per questi ci vuole molto tempo, pazienza e costanza).

Non solo, ma anche che provengono da questo organo, come le molte patologie infiammatorie che finiscono in ite (fascite, cistite, rinite, sinusite, gastrite, colite ecc…).

Tramite manualità specifiche della Riflessologia Plantare nelle Zone Riflesse, è possibile disintossicare il Fegato, per avere una vitalità migliore, un miglior metabolismo, e un corpo pulito e forte.

Se hai sofferenze a carico del Fegato dovute a farmaci, cattiva alimentazione o altro, e vuoi cercare sollievo, contattata da questo sito un Riflessologo Plantare a Milano.

Riflessologia, breve introduzione

La Riflessologia Plantare (La Guida Completa alla Riflessologia) è una delle prime tecniche di guarigione che l’uomo delle civiltà antiche ha scoperto.

La chimica e la tecnica non erano sofisticate come oggi, e gli uomini dovettero arrangiarsi con ciò che avevano, il loro corpo, e quindi i massaggi, e la natura, quali piante e pietre.

Nel giacimento di Abu Sir, vicino alla zona di Giza, si trovarono le prime traccie di questa pratica, nel sito archeologico della Tomba dei Medici, dove fu rinvenuta una mummia che si scoprì essere un medico di nome Shabskaf Ang, risalente a quattromila anni fa.

Del Massaggio ai Piedi si trovarono poi col tempo tracce in ogni dove, in Cina, Grecia Antica, civiltà degli Nativi Americani, India.

Ogni millimetro del corpo è connesso dal Sistema Nervoso, e ciò dimostrerebbe il funzionamento meccanico della Riflessoterapia, che tramite i Punti Riflessi, permette con un Massaggio al Piede, come al Viso o alla Mano di giungere in zone distali da dove si fa il Massaggio Olistico.

Con gli ultimi studi dell’agopuntura, la teoria della Riflessologia e delle Zone Riflesse è stata completamente rivelata e sdoganata.

È certa ed evidente ora le possibilità che la Riflessologia Plantare, come anche la Riflessologia Facciale, e la Riflessologia Palmare offrono.

La Medicina Olistica e quindi anche la Riflessoterapia, funzionano non solo per il meccanismo d’azione in sé e per sé, ma perché questo amplifica il processo perenne dell’Omeostasi.

L’Omeostasi permette al corpo di bilanciare i parametri vitali (ormoni, liquidi ecc…), in questo modo la fisiologia del corpo è mantenuta costante e in ordine.

Ogni scuola di Riflessologia insegna le sue tecniche specifiche, che vengono applicate in base alle numerose mappe esistenti, che si differenziano da insegnamento a insegnamento, ciascuna con la propria Mappa di Riflessologia, ognuna con Aree Riflesse differenti.

Il Fegato, cosa è, e cosa ne causa la disfunzione energetica

Il Fegato è un organo fondamentale nella salute del corpo, perché si occupa di numerosissime funzioni, quali eliminazione dei cataboliti, distribuzione e creazione del sangue, metabolismo, filtrare le sostanze di scarto, aiutare la digestione e l’equilibrio idrosalino.

Nel sistema energetico cinese corrisponde all’elemento Legno.

Come tutti gli organi pieni ha al suo interno uno spirito, chiamato Shen (questo degli spiriti è un concetto che appartiene di più alla MCC – Medicina Classica Cinese, che non alla MTC – Medicina Tradizionale Cinese).

Questo Shen del Fegato si chiama HUN, e il suo scopo è sviluppare la capacità d’astrazione della persona, la sua creatività, la sua fantasia.

Offre inoltre la capacità di sognare (difatti l’ora di picco energetico del Fegato è tra le 23 e le 01 di notte, orari nei quali ci si addormenta e si comincia a sognare).

Difatti nelle tradizioni sciamaniche l’intossicazione del fegato tramite droghe o anche banalmente alcool, era utile ai fini di un bombardamento del fegato che aumentasse la capacità d’astrazione.

Ciò permetteva allo sciamano di entrare in stati meditativi talmente profondi, da essere delle vere e proprie trance (in occidente lo spiegheremmo solo pensando all’innalzamento della dopamina nel cervello, spiegazione validissima ma non sufficiente per la Medicina Alternativa).

Le funzioni energetiche secondo il sistema shiatsu di Masunaga sono Immagazzinamento e Distribuzione.

Nella MTC è un’energia ascensionale e il Fegato deve avere lo spazio e la possibilità di muoversi sia verso l’alto che verso il basso, come un’ascensore su e giù.

I nemici del Fegato sono le emozioni e l’alimentazione.

L’aggressività sarebbe un istinto normalissimo che ci permette di “andare verso”, appunto aggredire, come l’etimologia dal latino lascia intendere.

Perciò il Fegato ha molto a che fare con la virilità e l’energia sessuale maschile.

Ma in una società basata sulla violenza come la nostra dove l’importante è prevalere senza curarsi dell’altro o della situazione reale, la rabbia è un’energia esplosiva.

La tipica Rabbia dell’Energia Legno

Essa è ascendente, porta tutta la sua forza nella testa in alto, quando noi normalmente dobbiamo far scendere le energie verso il basso per poterci radicare, proprio come indica bene l’energia del Fegato, cioè il legno, le radici.

Difatti un classico è che dopo l’esplosione di rabbia, nasca tristezza, questo perché il metallo invece è un’energia che scende, perciò il Legno se lasciato correre e non gestito, trascina con se le altre energie, creando disturbi non da poco.

Questi fastidi sono rigidità articolare e muscolare, poca elasticità, crampi, dolori muscolari, infiammazioni che terminano con ite (fascite, rinite, sinusite, gastrite, colite, congiuntivite ecc…), ed anche malattie specifiche del fegato (epatite, steatosi, cirrosi ecc…).

Spesso si pensa che lo sport ad alta intensità sia la cosa giusta per scaricare la rabbia.

Ed è vero in un primo momento ma si può entrare in un circolo vizioso, dove quel tipo di pratica aumenta la carica ascensionale del fegato peggiorando la situazione (basti vedere film come “Toro scatenato” con De Niro, per capirlo).

Così come lo sport, anche la musica aggressiva, violenta, può placare momentaneamente stati di tristezza e angoscia profondi, legati alla frustrazione (proprio come fanno spesso gli adolescenti), ma anche ciò se reiterato, finisce per peggiorare ulteriormente la situazione.

L’ideale sarebbero: la meditazione, l’arteterapia, la musicoterapia, ginnastiche dolci quali yoga, tai chi, qi gong, pilates e balli tradizionali, quindi non performativi ma creativi.

Nessuno sport dove ci sia il concetto di performance va bene, anche se eseguito in maniera blanda è sconsigliato, perché la loro intenzione è fare volume del muscolo, invece per calmare l’energia del fegato è importante dare un movimento continuo di elasticità e creatività.

Disagi al Fegato possono provocare tensioni che alterano la postura, a causa di rotazioni a livello diaframmatico, vertebre a quell’altezza che non sono in asse, ma anche fastidi alla respirazione, per il poco spazio che il Fegato lascia appunto al diaframma.

Uno dei problemi principali che le disfunzioni energetiche del Fegato possono procurare, sono tensioni e fastidi alle gambe, in particolare la Sciatalgia (se vuoi approfondire leggi Riflessologia Plantare per la Sciatica), ma anche dolori all’anca, questo perché i meridiani di Fegato, percorrono soprattutto le gambe.

Prospettiva_del_Fegato_in_Medicina_Cinese
Visione_del_Fegato_in_Medicina_Cinese

Anche le spalle, collo e testa possono essere coinvolte in tensioni collegate al Fegato, perché estremamente legato alla Cistifellea, sua compagna inseparabile.

La Medicina Olistica sta dimostrando come l’Anatomia sia un complesso sistema di relazioni tra tessuti di qualunque tipo: ossa, muscoli, vasi sanguigni, fasci nervosi, organi ecc… è tutto interconnesso, coinvolgendo aree distanti dalla tensione che avverti come quella principale.

Lo stato di salute del proprio Fegato, può essere osservato delle proprie feci, le quali se verdi indicherà eccessiva bile, feci gialle difficoltà a produrre la bile e quindi possibili calcoli biliari, feci nere non si riesce più ad assorbire il ferro (oppure in casi estremi tumore).

La Riflessologia Plantare come la altre cure della Medicina Olistica o Medicina Alternativa, prende in considerazione l’individuo e non la patologia, perciò è sicura ed efficace, e garantisce miglioramenti non solo della problematica che interessa all’utente, ma anche per le altre tensioni psicofisiche che vive.

Delle volte l’utente trova miglioramenti prima in cose che non gli interessano, e poi piano piano col tempo, ciò per cui aveva chiesto aiuto, si risolve.

Serve molto tempo nelle cure della Medicina Alternativa o Medicina Olistica.

Mappe di Riflessologia per trattare il Fegato

Tutto ciò che è legato al fegato e che ti ho raccontato precedentemente, a seconda della scuola di Riflessologia, viene trattato in modo differente, perché gli insegnamenti possono essere diversi.

Ciascuna metodica, che sia occidentale o orientale (come la mia, l’On Zon Su), insegna un approccio differente.

Di solito si tratta l’area del Fegato, che starebbe sul piede destro, sotto il metatarso, sul lato esterno della pianta del piede.

Nel metodo mio, il Fegato si trova su entrambi i piedi, uno è Yin e l’altro è Yang, in questo modo si può elaborare l’energia stagnante del fegato sia di natura Yin, e quindi di come ci poniamo all’esterno, sia di natura Yang, e quindi l’aspetto introspettivo.

Inoltre si utilizza un movimento su e giù col dito anulare nell’area del fegato, stimolando prima il dito corrispondente all’elemento Legno, l’alluce.

A questo dito appartiene il dominio di Giove, così come alle altre dita appartengono le altre stelle del “Settenario” in ordine dall’alluce al melluce (mignolo): Giove, Marte, Saturno, Venere, Mercurio; il Sole si trova al centro dell’alluce e la Luna si trova sotto il mignolo sul metatarso.

Nel sistema occidentale, invece, si utilizza il pollice col passo di verme, spremendo il Fegato, per disintossicarlo.

Come schema è meglio trattare in genere prima l’Intestino e i Reni, di modo da svuotare il corpo dalle tossine più importanti, poi il Fegato e nuovamente Intestini e Rene.

L’On Zon Su, offre diverse mappe però che permettono di trattare la complessità del tuo disturbo, adoperandosi con una autentica valutazione energetica, tipica della Medicina Cinese, più accurata di una valutazione occidentale che si fermerebbe all’aspetto meccanico e zonale del piede, senza osservare altri elementi quali viso, pulsologia, postura, ecc…

La Riflessologia Plantare, i benefici per il Fegato, e quando è utile usarla

Il Trattamento ai Piedi può essere molto efficiente per una possibile risoluzione delle sofferenze dovute a disfunzioni energetiche del Fegato, ma va sempre fatto un trattamento che coinvolga tutto il corpo, oltre al Fegato.

Portare l’attenzione solo sul Fegato è poco efficiente (a meno che il Fegato sia la prima causa delle tensioni dell’utente).

Perché come ti ho spiegato prima, la sua importanza dal punto di vista psichico ed emotivo è grande ma il corpo è un sistema intricato di connessioni, che vanno tutte prese in considerazione.

Bisognerà perciò indagare le diverse cause che scatenano le tensioni nell’utente, le quali possono essere differenti e relativi a diversi organi o parti strutturali del corpo.

Il Fegato se sofferente, può creare dolori articolari, dolori intercostali, rotazione sull’asse diaframmatico, dolori muscolori in generale, ma anche sofferenza alla mandibola e bruxismo.

Anche i nervi cranici passando nel plesso solare proprio per innervare il fegato possono subire le sue tensioni e così trasmetterle al collo tramite il nervo Vago e il nervo Frenico.

Ciò può provocare anche una forte Emicrania.

Si parte sempre da un trattamento generale, che tenga in considerazione gli organi emuntori principali (gli Intestini, Reni, Surreni e poi Fegato), poi Testa e Schiena.

Questo protocollo permette di prendersi cura in maniera sistemica delle cause scatenanti le tensioni, che causano dolori articolari, rigidità muscolare, difficoltà di scegliere come agire ecc…

Difatti in questo modo si lavorano sia i centri energetici come i Chakra o i Nove Palazzi, gli organi, le ossa, i muscoli ma anche i Meridiani della Medicina Cinese, facendo tornare l’equilibrio psicofisico che si rifletterà su gli aspetti ormonali, neurologici, motori, cognitivi dell’utente.