La Riflessologia Plantare si basa sempre sulla teoria dei Punti Riflessi, dove stimolando un’area del piede, per riflesso risponderà un’area del corpo distante da quel punto, in questo modo si velocizza il processo di autoguarigione fisiologico del corpo, definito in medicina col termine di Omeostasi.

Se vuoi sperimentare il metodo per velocizzare i processi di autoguarigione della tua mente e del tuo corpo puoi trovare un Riflessologo Plantare a Milano.

Per poter comprendere come proseguire nelle operazioni di digitopressione, il Riflessologo seguirà una Mappa dei Punti Riflessi, che colloca in specifiche aree del piede gli organi e parti del corpo, non solo ma anche Meridiani della MTC (Medicina Tradizionale Cinese) e i Chakra o quelli che nel Taoismo vengono chiamati 9 Palazzi.

Oltre alla Mappe dei Punti Riflessi, che sono la base da cui una Riflessologa parte, troviamo nel metodo della Riflessologia dei Piedi anche mappe più astratte, quali la Mappa dell’Odore, la Mappa della Vista, la Mappa del Tatto e la Mappa dei 9 Cieli.

Su questo sito trovi un Riflessologo Plantare a Milano che segue tutte queste mappe, e sa integrarle efficacemente tra loro.

Mappa dei Punti Riflessi

In tutti i tipi di Riflessologia (qui la guida completa) questa mappa è la base, troviamo disegnati virtualmente sul piede le aree del corpo, in una dimensione microcosmica della realtà dove Macrocosmo (Corpo) è racchiuso nel Microcosmo (Piede).

Spesso si trovano piccole differenze nelle mappe da una scuola all’altra, ma sono di poco conto.

Questo ci permette d’identificare con facilità le aree che c’interessa trattare.

Non solo, in metodi di riflessologia avanzata abbiamo la possibilità di lavorare anche elementi del corpo più energetici, quali Canali Energetici della Medicina Tradizionale Cinese e Chakra, e non solamente gli organi o gli arti.

In questa dimensione del Microcosmo bisogna immaginare i piedi uniti e vedere nei due piedi gli alluci come se fossero la testa, divisa in emisfero destro e sinistro del cervello.

Scendendo lungo l’alluce è come se scendessimo per il collo (la Riflessologia può essere utile per la Cervicale) e l’esofago (ed anche per lo Stomaco).

Poi subito sotto il metatarso incontriamo lo stomaco, sempre sotto il metatarso ma al centro del piede troviamo i surreni (come se fossimo all’altezza del plesso solare o della bocca dello stomaco).

La mappa è molto semplice, è proprio come se immaginassimo un corpo di un uomo sul piede, rispettando l’alto e il basso, il lato destro e sinistro e così via.

Mappa dell’Odore

Questa è una Mappa “astratta” dove tramite l’odore dei piedi possiamo ulteriormente mappare le condizioni della persona e scoprire dettagli utili per procedere col trattamento.

È un metodo tipicamente cinese, nella nostra Riflessologia Occidentale non è contemplato (approfondisci le origini della Riflessologia Plantare), a meno che venga inserita dentro la teoria della scuola, dove si è formata il Riflessologo o Riflessologa, la MTC (Medicina Tradizionale Cinese).

Anche se in realtà c’entra poco con quella che è davvero la Riflessologia Plantare Cinese (On Zon Su).

Per comprendere che messaggio ci sta dando l’odore, bisogna riferirsi alla teoria Taoista dei 5 Elementi, dove ciascun elemento corrisponde a una coppia di organi e a un odore specifico.

L’Acqua corrisponde all’odore Putrido, a me ricorda molto l’odore degli ormoni sessuali, difatti l’elemento è associato a vescica e reni, quindi proprio all’eliminazione di questi, ma anche all’intensità dell’energia sessuale dell’individuo.

Il Legno corrisponde all’odore Rancido, è un po’ pungente, una nota penetrante che si fa notare nell’immediato, un po’ come potrebbe essere l’olio di oliva andato a male.

È legato a fegato e cistifellea.

Il Fuoco ha l’odore Bruciato ed è legato agli organi cuore e intestino tenue.

La Terra ha l’odore Dolce che nel piede però si esprime proprio come quello della terra dopo la pioggia.

Il Metallo ha un odore Stantio  un po’ come quello della muffa in cantina.

Gli organi sono polmoni e intestino crasso.

Mappa della Vista

Questa è una mappa molto complessa, perché non è istantanea come quella degli odori né mnemonica come quella dei Punti Riflessi, ma è d’interpretazione e tiene conto di tantissime cose.

Prima di tutto il colore dei piedi, e anche qui come per la Mappa degli Odori, ci si riferisce alle associazioni che il Taoismo fa con i 5 Movimenti, Acqua Nero, Legno Verde, Fuoco Rosso, Terra Giallo, Metallo Bianco.

Poi si tiene conto di ciò che si vede nella scarpa dell’utente, più esattamente dove la scarpa risulta usurata al suo interno, quell’area ci darà informazioni se ci sono Eccessi (Jitsu) o Deficit (Kyo) di Yin e Yang.

Infine il metodo un po’ più classico della Riflessologia Plantare Occidentale, cioè le callosità sul piede, che spesso i Riflessologhi associano a disturbi dell’organo specifico, e in parte può essere vero ma in buona parte è legato alla Postura.

Mappa del Tatto

Questa è una Mappa di Riflessologia Plantare estremamente fondamentale e importante per un trattamento realmente efficace e terapeutico.

Tramite il contatto con le Zone Riflesse del piede possiamo comprendere la condizione di quel Punto Riflesso, se c’è una condizione di Pieno (Jitsu) o Vuoto (Kyo).

Se c’è uno stato infiammatorio in corso, si presenta al tatto come della sabbia sotto la pelle, ma anche quasi delle sacche di liquidi, e quando ci si passa sopra sembra di passeggiare sulla neve.

È importante anche sentire la qualità della pelle, se secca, squamosa, tonica, flaccida o unta, che ci indicheranno lo stato di vitalità dell’individuo.

La pelle secca e squamosa può essere un disturbo di Fuoco e Metallo ma può anche essere uno stato di malessere acuto e non cronico.

La pelle eccessivamente unta o sudata può indicare un disturbo nelle logge energetiche Terra, Fuoco e/o Acqua.

Flaccida indica uno stato di malessere cronico, ci vorrà tempo per ristabilire una fisiologia accettabile per l’equilibrio psicofisico.

Pelle tonica che dopo la pressione torna normale è indice di buona vitalità, mentre se ipertrofico e dolente subito alle pressioni anche di lieve/media intensità indica sistema nervoso eccessivamente reattivo.

Mappa dei 9 Cieli

Mappa dei 9 Cieli

La Mappa dei 9 Cieli è propria del sistema di cura On Zon Su, portato in occidente dal M°Ming Wong e purtroppo quasi dimenticato in patria.

In questa Mappa si parla con l’utente, comprendendo le condizioni di vita dell’individuo e la sua storia familiare e personale. Dove è nato, dove vive, con chi vive, come vive.

Mappe dell’On Zon Su

L’On Zon Su a differenza della Terapia Zonale di William Fitzgerald evoluta poi nella classica Riflessologia dei Piedi, ha molte più Mappe che affrontano piani della coscienza dell’utente differenti, e sono tutte tranquillamente sovrapponibili.

Difatti il Maestro Ming Wong descrive le mappe dell’On Zon Su come dei veri e propri paesaggi e ambienti, perciò l’abilità dell’Operatore Riflessologo, sta nel comprendere tramite le Mappe precedenti, quale paesaggio può riportarlo sul corretto sentiero di vita per fargli ritrovare la vitalità necessaria per affrontare le sfide della vita.

Le Mappe dell’On Zon Su sono tante, ci sono:

  • Mappa Cielo Anteriore: Mappa inventata dal Maestro Immortale Tce Kio Tai Sin, è possibile risanare il rapporto dell’utente con la volontà e i desideri che le stelle e i suoi genitori hanno deciso per lui (inconsciamente) al momento della sua nascita.
  • Mappa del cielo Posteriore: Mappa ideata dall’Imperatore Giallo Huang Ti, è utile per trattare tutte le condizioni nate da abitudini di vita non sane.
  • Mappa dei 9 Palazzi: Mappa inventato dal Maestro del Pino Rosso, permette di mettere in ordine i 9 Palazzi Taoisti, centri energetici nel nostro corpo che sono dei veri e propri condomini di spiriti, che se in fermento o agitati rendono l’individuo irrequieto, mentre se in ordine lo rendono sicuro e allineato con la propria volontà.
  • Mappa dei 6 Yin e 6 Yang: è una Mappa inventata dal Grande Yi, imperatore del 2000 a.C. che ha scoperto le dighe. Permette di far emergere le emozioni represse.
  • Mappa dei Sacri Monti: con questa Mappa è possibile riuscire a sciogliere le condizioni psichiche che non ci permettono di salire a livelli di coscienza superiori. Proprio come se ci permettesse di conquistare le vette delle montagne e da lì avere una nuova prospettiva.
  • Mappe di Mak Zi: detto anche Maestro Mo Tzu, mise insieme tutte le mappe di On Zon Su e creò un sistema unificato, implementandolo con ulteriori mappe, una per punto cardinale. La Mappa del Nord è utile per disturbi del Freddo e del Secco e per chi arriva da paesi nordici o ha i piedi particolarmente duri. La Mappa dell’Est, per chi ha disturbi del Vento e vive o è nato in luoghi particolarmente ventosi e caldi, indifferente se umidi o secchi. La Mappa dell’Ovest per chi arriva da condizioni nobili o ricche o è diventato ricco, utile per quelle persone in una condizione di stasi di immobilità. Infine la Mappa del Sud, suddivisa in Paesaggio Interno e Paesaggio Esterno, questa è molto simile alle Mappe di Riflessologia Plantare, ma si opera su di esse con tecniche manuali profondamente differenti.
  • Mappa degli Otto Laghi: direttamente ideata dalla famiglia del Maestro Ming Wong, tratta i meridiani curiosi, meridiani della Medicina Tradizionale Taoista, che hanno il potere di risvegliare abilità perdute.
  • Mappa Campanello: anch’essa eredità della famiglia del M°Ming Wong, è molto efficace per recuperare stati di svenimento e risvegliare la mente.
  • Mappa delle Linee del Piede: recuperata in un tempio dal M° Ming Wong in uno dei suoi tanti viaggi, permette di trattare i Meridiani della Medicina Cinese.
  • Mappa delle Cervicali: con questa è possibile trattare ogni vertebra cervicale.
  • Mappa Radici di Radici: con quest’ultima Mappa è possibile ricontattare le profondità dell’utente da troppo tempo assopite e permetterle di radicare.

La Riflessologia Plantare se integrata coi vari sistemi esistenti, occidentali e orientali, diventa un metodo complesso e significativamente efficace ed efficiente, che permette di ritrovare una sana vitalità nell’individuo che ne fa uso.